AL VIA IL RESTAURO DELL''ANNUNCIAZIONE' DEL CODA

Dopo aver sostenuto negli anni scorsi il restauro della pala d’altare del Francia, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena interviene ancora una volta per  la salvaguardia del patrimonio artistico dell’Abbazia del Monte. Rispondendo alla segnalazione del Priore don Mauro Maccarinelli, la Fondazione ha deciso di finanziare, grazie al contributo di Crédit Agricole Italia, il restauro della pala d’altare di Bartolomeo Coda raffigurante l'”Annunciazione”, collocata nella prima cappella a destra della Basilica.  Un intervento complesso, il cui valore ammonta a circa 30mila euro. 

Il dipinto realizzato a tempera e olio su tavola lignea (cm 198 di altezza x cm 137 cm di larghezza), risale al 1541 circa, e si presenta in condizioni critiche: la ricognizione preliminare eseguita nell’autunno del 2021 ha rivelato, oltre alla presenza di un consistente deposito di polvere e sporco sulla superficie, preoccupanti fenomeni di sollevamento del colore in alcuni punti.

Per riportarla all’antico splendore, la pala del Coda è stata affidata alle cure del laboratorio di restauro di Giulio Bono, a Venezia. Bono è un grandissimo esperto nella conservazione delle opere d’arte antiche: fra i suoi interventi ricordiamo il lavoro eseguito su “La vecchia” di Giorgione, mentre ora è impegnato nel restauro dell’imponente pala dell’Assunta di Tiziano, conservata nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia.

Partito – con tutti i dovuti accorgimenti - alla volta della città lagunare a metà luglio (qui sotto alcuni scatti dei preparativi), il quadro cesenate è stato sottoposto in prima battuta a un trattamento anossico per eliminare eventuali agente patogeni, a cui seguiranno le operazioni di pulitura (compresa la rimozione graduale delle vernici e dei materiali applicati in precedenti interventi di restauro e malamente invecchiati) e di “restituzione estetica”.

Il laboratorio di Giulio Bono si occuperà anche del ripristino della coeva ancona decorata all’interno della quale è collocata la tavola del Coda. Il manufatto è piuttosto malandato e il suo recupero, complesso e costoso, sarà coperto da altri sponsor.

Se tutto andrà secondo le previsioni, l'Annunciazione potrebbe tornare al Monte entro la Pasqua del 2023. Questo l'auspicio del Priore.