UN PACCO SPECIALE PER 700 FAMIGLIE

Sono diversi dal solito i pacchi che il Banco di Solidarietà Cesena e altre associazioni del territorio stanno distribuendo in questi giorni a circa 700 famiglie in difficoltà. Al loro interno, infatti, al posto dei consueti generi alimentari, ci sono prodotti per l’igiene della persona e della casa, che di solito non fanno parte degli stock messi a disposizione, ma sono altrettanto indispensabili.

Questa particolare distribuzione è stata resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, dell'Associazione tra Fondazioni di origine bancaria dell'Emilia-Romagna, e di Fondazione Romagna Solidale. Il progetto è stato presentato sabato 11 dicembre nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Bottega Donacibo, dove sono state preparati i pacchi.

Entrando nel dettaglio, la Fondazione Carisp ha messo a disposizione del progetto 20mila euro provenienti dal fondo stanziato dall’Associazione regionale delle Fondazioni. Grazie a questa somma è stato possibile acquistare da un’azienda romagnola socia di FRS una fornitura di 5 prodotti per l’igiene della casa (detersivo per lavatrice, per piatti e multiuso) e della persona (sapone e bagnoschiuma) in confezioni ecologiche, in quantitativi sufficienti per coprire il consumo trimestrale di almeno 700 famiglie.

Entro Natale sarà portata a termine una consegna diretta alle famiglie vulnerabili: se ne occuperanno i volontari di 15 diversi gruppi: fra loro, oltre al Banco di Solidarietà Cesena, che si è occupato anche dell’acquisto, dello stoccaggio e dello smistamento, ci sono Caritas, San Vincenzo, Associazione Papa Giovanni XXIII, le Misericordie.

Da un punto di vista pratico, le associazioni vanno a ritirare i pacchi di cui hanno bisogno alla Bottega Donacibo, un magazzino di raccolta, stoccaggio e preparazione pacchi gestito dal Banco di Solidarietà di Cesena. Un gruppo di circa 15 volontari opportunamente formato con il corso di alimentaristi si occupa della gestione del magazzino secondo le norme, aiutati da vari gruppi di giovani studenti con i loro educatori alla Bottega Donacibo, infatti, vengono conservati - con breve periodo di giacenza- i generi alimentari recuperati da Fondazione Banco Alimentare, dall’iniziativa Donacibo promossa nelle scuole, da donazioni da parte di grandi e piccole aziende agroalimentari e della distribuzione, da donazioni da cittadini e volontari e da acquisti per garantire una composizione equilibrata della fornitura alimentare distribuita a cadenza quindicinale alle famiglie

Sono 120 i volontari del Banco di Solidarietà Cesena che si occupano delle consegne, portandole direttamente nelle case di oltre 500 persone appartenenti a famiglie vulnerabili con minori, singoli e comunità in situazione di necessità temporanea residenti nel Comune di Cesena,  Cesenatico (con  associazione tra il cielo e il mare), Gambettola, Gatteo, Savignano s/R (con VAR Volontari Aiuto Ragazzi) Mercato Saraceno, Sarsina (con Misericordia) e Bagno di Romagna (con Banco di solidarietà Flora Camagni). Inoltre, come già detto, l’associazione collabora con altre associazioni, gruppi Caritas e San Vincenzo che conoscono i bisogni sociali del territorio e con servizi sociali di Unione Valle Savio e Rubicone Costa.

 “Le persone aiutate – spiega il vicepresidente del Banco Pierpaolo Bravin - sono anziani, famiglie di stranieri e italiani in situazione di vulnerabilità, seguite da una coppia di volontari, in grado di valutare la permanenza dell’effettivo situazione di bisogno a attivare varie forme di aiuto tra cui quello relazionale.  Anche a seguito della pandemia COVID stiamo registrando un incremento delle situazioni di bisogno e delle richieste di aiuto con una significativa evoluzione delle tipologie di povertà anche a causa dei costi di affitti ed utenze.  Sono aumentate le famiglie che pur non essendo mai state definite povere, si trovano ora, per vari motivi, a non riuscire più a far quadrare i conti, ad arrivare alla fine del mese, cioè a sostenere il costo della vita quotidiana: tale condizione di bisogno pone le basi di un disagio che, se non adeguatamente sostenuto, può divenire cronico, consolidando situazioni di vera e propria indigenza”.

“Attraverso l’accompagnamento delle famiglie – prosegue Bravin - vogliamo prevenire l’esclusione sociale e attivare forme di mobilitazione delle risorse personali di chi si trova ad affrontare un periodo particolarmente difficile (es commercianti, lavoratori stagionali, lavoratori precari ) con sostegni diretti e supporti alla formazione professionale e alla ricerca del lavoro. Cerchiamo di offrire un aiuto concreto che, lungi dal pretendere di essere risolutivo delle criticità sofferte dalle persone che incontriamo, vuole rappresentare un sostegno materiale ed umano a chi sta attraversando un particolare momento di difficoltà. Il rapporto personale dei volontari con gli assistiti favorisce un rapporto umano solidale: condividere il bisogno materiale è per noi, infatti, l’occasione per condividere anche le domande di significato sulla vita”.